Guida per combattere lo stalking e le molestie digitali

Privacy news
20 min
  • I documentari Netflix di forte impatto, Baby Reindeer e Can I Tell You A Secret?, sottolineano l’urgenza di sensibilizzare sulla privacy digitale. Ispirati da queste storie inquietanti, abbiamo creato una guida completa per combattere il cyberstalking e le molestie online.
    .
  • Cherlynn Cha, responsabile del Centro Operativo di Sicurezza di ExpressVPN, condivide la sua esperienza in cybersicurezza, enfatizzando misure protettive come password robuste e l’utilizzo di una VPN.
    .
  • Sebbene il cyberstalking e le molestie digitali siano pratiche diverse, entrambe mirano a controllare e instillare paura, utilizzando tattiche come messaggi non richiesti, umiliazione pubblica e creazione di profili falsi.
    .
  • Il 41% degli adulti negli Stati Uniti ha subìto molestie online, contro il 51% dei britannici. Più del 20% degli americani ha sperimentato il cyberstalking, così come il 25% dei britannici, evidenziando l’urgenza di sensibilizzare e intraprendere azioni protettive.
    .
  • Per contrastare gli abusi online, è importante attivare impostazioni di privacy più efficaci, avvisare amici e familiari se qualcuno si fa passare per te, e tenere traccia delle interazioni in caso di eventuali azioni legali.
    .
  • Supportare le vittime implica offrire uno spazio sicuro, informarsi e sensibilizzare gli altri, oltre a sostenere protezioni legali più forti per affrontare le molestie digitali in modo efficace.

Hai mai provato un brivido lungo la schiena guardando Netflix? È quel tipo di inquietudine che Baby Reindeer ha suscitato, con la sua storia vera di stalking fisico e digitale. La serie, basata sulle esperienze drammatiche del comico Richard Gadd, mette in luce la realtà inquietante di essere osservati sia offline che online.

Allo stesso modo, Can I Tell You A Secret? di Netflix approfondisce il mondo inquietante del cyberstalking e delle molestie digitali. Questo documentario mette in luce le storie di tre donne – Zoe Jade Hallam, Lia Hambly e Abby Furness – ognuna intrappolata nella rete delle molestie online da parte dallo stesso molestatore

Le loro esperienze traumatiche, che vanno dal furto di identità a continue molestie non richieste, evidenziano i rischi della nostra vita digitale interconnessa. I social media e internet, pur concepiti per unire le persone, possono anche minacciare seriamente la nostra privacy.

In risposta a queste storie e alle crescenti preoccupazioni evidenziate da entrambe le serie, abbiamo sviluppato questa guida con i consigli di Cherlynn Cha, esperta di cybersicurezza di ExpressVPN, che offre passi pratici per proteggersi dagli abusi digitali.

Pronto a riconquistare la tua tranquillità digitale?

Disclaimer: Quest guida è solo a scopo informativo e non offre consulenza legale o professionale. Se stai affrontando minacce o molestie, è importante consultare professionisti autorizzati, come consulenti legali o forze dell’ordine. Le strategie e le informazioni fornite in questa guida sono intese per informazione e guida e non sostituiscono il consiglio di esperti in situazioni critiche.

Vai a…
Comprendere il cyberstalking e le molestie digitali
L’impatto psicologico degli abusi online
Guida su come rispondere a cyberstalking e molestie digitali

Proteggere la tua presenza online
Come supportare le vittime di cyberstalking e molestie digitali
Un appello a protezioni più forti
Informazioni sull’esperta

Comprendere il cyberstalking e le molestie digitali

Il cyberstalking e le molestie digitali possono sembrare due facce della stessa medaglia, ma seguono regole diverse nel mondo online. Ognuno ha il suo modus operandi per rendere la vita difficile, il suo tipo di caos da scatenare e i suoi segnali di allarme. Ma alla base, condividono un obiettivo sinistro: prendere il controllo e diffondere paura.

Ecco come si presentano:

  • Le molestie digitali sono comportamenti ripetuti volti a intimidire, controllare o imbarazzare un individuo. Queste possono manifestarsi attraverso messaggi non richiesti, intimidazioni, umiliazioni pubbliche o diffusione di false informazioni online.
  • Il cyberstalking, invece, comprende il monitoraggio continuo, il tracciamento e la comunicazione indesiderata. Gli stalker possono utilizzare spyware e tecnologie GPS per tracciare le posizioni o creare profili falsi per interagire o monitorare la loro vittima.
Molestia digitaleCyberstalking 
Definizione Consiste in azioni ripetitive online volte a intimidire, controllare o umiliare una persona.Include monitoraggio costante, tracciamento e comunicazioni non desiderate, generando un senso di paura e angoscia.
MetodiMessaggi indesiderati, umiliazione pubblica o discredito, diffusioni di informazioni false.Uso di spyware o GPS per tracciare la posizione, monitoraggio della comunicazione e attività online, creazione di profili falsi per interagire con la vittima.
ImpattoProvoca disagio emotivo, senso di insicurezza online e danni alla reputazione.Causa una grande paura per la propria sicurezza, porta a cambiamenti nelle abitudini quotidiane e influisce sulla salute mentale.
Segnali Ricevere messaggi persistenti e indesiderati, essere bersaglio di voci o diffamazioni online.Sentirsi osservati e seguiti online, notare account sconosciuti che mostrano eccessivo interesse, altre persone che conoscono inspiegabilmente dettagli della tua vita personale.

Il 41% degli adulti negli Stati Uniti ha subìto molestie online e il 20% è stato vittima di cyberstalking 

I racconti di Hallam, Hambly e Furness in Can I Tell You A Secret? non sono incidenti isolati ma parte di una tendenza inquietante che si estende globalmente. Studi e sondaggi rivelano costantemente tassi allarmanti di stalking e molestie digitali, evidenziando l’urgenza di sensibilizzazione e azione.

Cha spiega, “Con l’aumento dell’uso dei social media e delle piattaforme di comunicazione digitale, abbiamo più persone e più informazioni sulle persone su queste piattaforme. Le molestie digitali sono aumentate per via della facilità per gli stalker di trovare vittime e informazioni su di esse”.

Un’indagine del Pew Research Center ha rilevato che fino a 4 utenti su 10 che usano internet negli Stati Uniti hanno subìto qualche forma di molestia online, dagli insulti meno gravi alle forme più invasive come lo stalking. Allo stesso modo, uno studio di Statista ha rilevato che il 51% dei britannici ha affrontato cyberbullismo e il 36% è stato trollato online.

Un sondaggio separato ha indicato che il cyberstalking è stato segnalato da circa 1 americano su 5, con il 29% che afferma di conoscere qualcuno che è stato vittima di un crimine online. Inoltre, secondo Statista, il 25% dei britannici ha riferito di essere stato vittima di cyberstalking.

E l’impatto delle molestie digitali e dello stalking non è distribuito in modo uniforme, con le giovani donne che affrontano il rischio più alto. Il sondaggio del Pew indica che il 33% delle donne sotto i 35 anni ha subìto molestie online (rispetto all’11% degli uomini), con una parte significativa (13%) di questi incontri che si intensificano in stalking e minacce fisiche.

cyberstalking percentuali

 

“TUTTO QUELLO CHE SERVE [A UNO STALKER ONLINE] PER RINTRACCIARTI POTREBBE ESSERE ANCHE UNA TUA SEMPLICE FOTO.”

Cha afferma che l’anonimato fornito da internet, insieme alla facilità di creare profili falsi e accedere a informazioni personali, ha solo aggravato il problema. “Inoltre, i progressi tecnologici come il riconoscimento delle immagini tramite intelligenza artificiale possono offrire modi nuovi e più semplici per gli stalker di trovare e molestare le loro vittime; tutto quello che serve per rintracciarti potrebbe essere anche una tua semplice foto”, dice.

L’impatto psicologico degli abusi online

Il trauma inflitto dal cyberstalking e dalle molestie digitali va ben oltre lo stress immediato derivante da interazioni indesiderate. Secondo gli esperti, le vittime spesso affrontano effetti psicologici a lungo termine che possono alterare profondamente il loro senso di sicurezza, fiducia e benessere.

Ansia e paura

L’esposizione costante alle molestie può creare uno stato di ipervigilanza, in cui le vittime sono sempre all’erta, aspettandosi il prossimo attacco. Questo può portare a disturbi d’ansia e attacchi di panico, compromettendo significativamente la quotidianità. Uno studio dell’American Psychology Association (APA) ha rilevato che le vittime di cyberstalking riportano livelli di ansia più elevati rispetto a chi non è stato preso di mira.

Depressione

L’isolamento che spesso accompagna l’essere bersaglio di abusi online può trasformarsi in depressione. L’APA nota anche che le vittime di cyberbullismo, una forma di molestia digitale, mostrano incidenze più elevate di sintomi depressivi, tra cui tristezza persistente, perdita di interesse per le attività e sentimenti di inutilità.

Disturbi del sonno

Lo stress associato allo stalking digitale e alle molestie può disturbare i modelli di sonno, portando a insonnia o incubi. Una ricerca pubblicata sul Journal of Psychiatric Research indica che le persone che sperimentano molestie online sono più inclini a soffrire di disturbi del sonno rispetto alla popolazione generale.

Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD)

Nei casi più gravi, lo stalking digitale può scatenare sintomi simili al PTSD, come flashback, ansia intensa e pensieri incontrollabili riguardo alle molestie subite. Uno studio pubblicato sul JMIR Mental Health ha evidenziato la diffusione dei sintomi da PTSD tra le vittime di molestie online.

Impatto sull’autostima e sulle relazioni sociali

La natura pervasiva delle molestie online può anche erodere l’autostima e creare un senso di isolamento. Le vittime potrebbero ritirarsi dalle interazioni sociali, sia online che offline, per evitare ulteriori molestie. Le ricerche suggeriscono che le persone che hanno subìto abusi online riportano una diminuzione della fiducia negli altri e una riluttanza a impegnarsi in future interazioni online.

Le conseguenze psicologiche dello stalking e delle molestie online sono un chiaro e forte promemoria che la vigilanza online è indispensabile. Messaggi persistenti e indesiderati o quella inquietante sensazione di essere osservati sono allarmi che richiedono un’azione.

Se sei vittima di molestie online, ecco come mantenere la tua posizione e proteggerti a ogni livello:

Guida su come rispondere a cyberstalking e molestie digitali

Ispirata dalla progressione inquietante osservata in Can I Tell You A Secret?, questa guida esplora la natura multisfaccettata degli abusi digitali, dove lo stalking e le molestie online a volte si trasformano in minacce alla privacy online, culminando eventualmente nello stalking fisico.

prevenzione cyberstalking

Fase 1. Contatto iniziale: messaggi indesiderati

Come si presenta

Il percorso verso l’incubo delle molestie digitali spesso inizia in modo innocuo: una persona sconosciuta che invia un paio di messaggi amichevoli tramite una delle tue piattaforme digitali. Nella progressione inquietante mostrata in Can I Tell You A Secret?, le vittime iniziano a ricevere messaggi che sembrano innocui, perfino socievoli. Tuttavia, il tono cambia rapidamente. Il mittente inizia presto a inviare messaggi bizzarri e inquietanti, culminando nella minacciosa richiesta: “Posso dirti un segreto?”.

Nonostante i tentativi di interrompere la comunicazione, le molestie si intensificano. Le vittime che bloccano il molestatore si trovano bombardate da messaggi provenienti da nuovi account, subendo un incessante diluvio di parole e talvolta ricevendo centinaia di messaggi giornalieri, da quelli senza senso a quelli minacciosi. Questo schema indica non solo una violazione della privacy digitale, ma l’inizio di una campagna mirata di cyberstalking.

Cosa fare

“Nel momento in cui percepisci una violazione del tuo spazio digitale, è imperativo agire,” dice Cha. “Implementare controlli di privacy efficaci e usare password robuste e uniche sono la tua prima linea di difesa.” Ugualmente importante è documentare tutte le interazioni. Questo serve non solo come prova, ma anche come chiaro tracciamento di comportamenti indesiderati se dovessero essere intraprese azioni legali.

Misure di sicurezza

In risposta alle tattiche impiegate dal molestatore dello show, dove i messaggi amichevoli si trasformano in un assedio di molestie e tentativi di hackerare gli account delle vittime, Cha raccomanda le seguenti strategie difensive:

  • Privacy e password: rendi privati i profili sui social media e utilizza password forti e uniche per tutti gli account, utilizzando un gestore di password per una maggiore sicurezza. Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA) per ostacolare ulteriormente i tentativi di accesso non autorizzato. Inoltre, assicurati di non condividere mai le tue one-time password (OTP) con nessuno. 
  • Usa una VPN: utilizza una VPN di alta qualità come ExpressVPN per criptare la tua connessione internet e oscurare il tuo indirizzo IP, mantenendo la tua attività al sicuro da intercettazioni e proteggendo la tua posizione dai molestatori.
  • Monitoraggio regolare: tieni sotto stretto controllo l’attività sui social media per scorgere eventuali accessi non autorizzati o tentativi sospetti di connessione. Le piattaforme tipicamente avvisano gli utenti in caso di attività insolite; presta attenzione a questi avvisi e agisci immediatamente.
  • Gestione delle molestie persistenti: data la tattica del molestatore di aggirare i blocchi cambiando account, è imperativo mantenere un elevato livello di sicurezza digitale. Se ricevi messaggi che ti chiedono di cliccare su link, specialmente con il pretesto di rivelare segreti o di intensificare il contatto, potrebbe trattarsi di un tentativo di infiltrarsi ulteriormente nella tua vita digitale, possibilmente allo scopo di hackerare i tuoi account, come sperimentato dalle vittime nel documentario.

Documentazione

Mantieni un registro dettagliato di tutte le interazioni con il molestatore, inclusi messaggi, email e post sui social media. Questa documentazione sarà vitale se decidi di intraprendere un’azione legale.

Non rispondere

Anche se l’istinto potrebbe essere quello di rispondere o confrontarsi, nei casi di cyberstalking o molestie, il silenzio può essere più efficace. Rispondere può a volte alimentare le motivazioni dello stalker. Ci si dovrebbe invece concentrare sulla sicurezza del proprio profilo digitale e cercare supporto da amici, familiari o professionisti che possano aiutare a gestire questa situazione difficile.

Fase 2. Escalation: isolamento sociale 

Come si presenta

Durante questa fase, il molestatore adotta una strategia progettata per isolare socialmente le vittime, utilizzando tattiche che mescolano manipolazione psicologica e comportamenti criminali. Questo potrebbe includere l’hackeraggio degli account social delle vittime e l’uso di questi per inviare messaggi dannosi ad amici, familiari e conoscenti. Ad esempio, in Can I Tell You A Secret?, una vittima ha scoperto che il suo account era stato utilizzato per fare proposte sessuali al padre di un’amica, mentre un’altra è rimasta sconvolta nello scoprire messaggi inviati dal suo account ai mariti delle sue amiche, rovinando amicizie e causando umiliazioni pubbliche.

E quando il molestatore non riusciva ad accedere direttamente agli account, creava profili falsi usando i nomi e le foto delle vittime. Questi profili venivano usati per diffondere diffamazioni e isolare ulteriormente le vittime, contattando persone vicine con messaggi inappropriati o fuorvianti. Questo non solo causava confusione e tradimento, ma faceva diventare le vittime emarginate tra le loro cerchie sociali, evidenziando l’intento deliberato del molestatore di manipolare e controllare le loro vite attraverso mezzi digitali.

Cosa fare

Azione immediata

Se un malintenzionato ha compromesso o sta tentando di compromettere i tuoi account, Cha consiglia di seguire questi passaggi:

  • Avvisa le persone che conosci: informa amici, familiari e colleghi sulla presenza del molestatore, suggerendo loro di non prestare attenzione a eventuali messaggi sospetti o dannosi provenienti dal tuo account o da profili falsi che rubano la tua identità.
  • Proteggi gli account compromessi: se hai ancora accesso, cambia immediatamente le password degli account compromessi. Se sei stato bloccato, contatta il team di supporto della piattaforma per il recupero o la disattivazione dell’account.
  • Segnala casi di furto d’identità: segnala eventuali profili falsi alle rispettive piattaforme social. La maggior parte di queste ha protocolli per gestire rapidamente i casi di imitazione e può tentare di rimuovere gli account fraudolenti.
  • Migliora le misure di sicurezza: Aggiorna le tue impostazioni di sicurezza per proteggere ulteriormente i tuoi account. Ad esempio, l’autenticazione a due fattori (2FA), l’utilizzo di password robuste e uniche e la verifica delle autorizzazioni delle app. 

Fase 3. Intensificazione: stalking fisico e molestie dirette

Come si presenta

Questa fase rappresenta il passaggio dalle molestie online a minacce reali nel mondo fisico. Potresti accorgerti che lo stalker cerca di affrontarti di persona, presentandosi senza preavviso a casa tua, al lavoro o nei luoghi che frequenti abitualmente. Segnali come passaggi ripetuti in auto o la presenza di qualcuno che si aggira vicino ai tuoi spazi personali sono avvertimenti chiari. Inoltre, le minacce diventano sempre più dirette, personali e intimidatorie, indicando una seria escalation nelle intenzioni dello stalker.

Per esempio, in Can I Tell You A Secret?, una delle prime vittime ha vissuto un anno terribile. Lo stalker non si limitava a inviare messaggi sul colore dei suoi vestiti mentre lavorava in un autolavaggio, ma sapeva anche quando si trovava sola in auto, aspettando che il suo ragazzo ritirasse del cibo da asporto. Questi comportamenti invasivi l’hanno costretta a vivere nel terrore costante, sempre sulla difensiva e alla ricerca dello stalker in ogni angolo.

Cosa fare

Cha sottolinea la necessità di un approccio completo alla sicurezza che combini la vigilanza digitale con misure di sicurezza fisica. “A questo punto, la tua identità nel mondo reale è stata compromessa e qualcuno ha scoperto chi sei realmente. Questo richiede una risposta immediata e seria”, afferma

Piani di sicurezza

Se ritieni di essere vittima di stalking, è essenziale che tu dia priorità alla tua sicurezza fisica. Condividi la tua posizione in tempo reale con un ristretto cerchio di persone fidate che possano monitorare che tu stia bene. Stabilisci percorsi sicuri per gli spostamenti e individua luoghi pubblici dove puoi rifugiarti in caso di minaccia. Anche cambiare imprevedibilmente la tua routine quotidiana può confondere chiunque stia monitorando i tuoi movimenti.

“Inoltre, rivedi le misure di sicurezza fisica, come quella di casa”, suggerisce Cha. “Se lo stalker ti contatta, non rispondere e soprattutto evita di incontrarlo di persona.”

Ricorso legale

“Se ritieni che la tua sicurezza sia a rischio, segnalalo alla polizia il prima possibile”, afferma Cha. Presenta una denuncia dettagliata che descriva le molestie, includendo qualsiasi prova di minacce online e tentativi di incontri fisici.

“La documentazione delle fasi precedenti diventa preziosa in questo caso”, aggiunge Cha. “Invia screenshot dei messaggi dello stalker e altre informazioni pertinenti come il suo profilo e nome utente. Per lo stalking offline, segnala qualsiasi interazione nel mondo reale, specificando orario e luogo.”

Ricorrere a rappresentanza legale può anche guidarti nel processo di ottenimento di ordini di restrizione, che sono provvedimenti legali volti a impedire allo stalker di contattarti in qualsiasi forma o di avvicinarsi a te.

Verifica la tua presenza digitale

“È essenziale integrare misure di sicurezza digitali e fisiche”, consiglia Cha. “Continua a monitorare e proteggere la tua presenza online per evitare che lo stalker ottenga ulteriori informazioni su di te. Limita le informazioni che condividi su di te online per mitigare il rischio. Ad esempio, prova a cercare il tuo nome su Google per vedere quali informazioni pubbliche possono essere trovate su di te e rivedi le impostazioni dei tuoi profili sui social media”.

Proteggere la tua presenza online

Cha afferma che gli stalker utilizzano le informazioni trovate online contro le loro vittime per molestarle e costringerle a interagire. “Sebbene potrebbe non essere praticabile o auspicabile evitare del tutto di condividere informazioni sui social media, è possibile limitare l’esposizione dei propri dati”. Ecco come:

  • Condividi con cautela informazioni personali online, come il tuo nome completo, indirizzo, numero di telefono o altri dettagli identificativi. Limita la quantità di informazioni che condividi su social media e altre piattaforme online, specialmente informazioni che potrebbero aiutare uno stalker a localizzarti.
  • Fai attenzione alle informazioni che, sebbene da sole non rivelino la tua identità, potrebbero essere utilizzate insieme ad altre per scoprire chi sei.
    • Ad esempio, il tuo solo nome potrebbe non rivelare molto, così come il tuo luogo di lavoro. Tuttavia, se metti insieme il tuo nome e il luogo di lavoro in un account, queste due informazioni potrebbero essere correlate per scoprire esattamente chi sei.
  • Rivedi e aggiorna le impostazioni sulla privacy dei tuoi account sui social media e altri profili online. Molte piattaforme offrono opzioni per personalizzare l’accesso alle informazioni che condividi: usale per limitare chi può vedere i tuoi post, le foto e le informazioni personali. 
  • Evita di condividere la tua posizione esatta e fai attenzione a condividere dettagli personali che potrebbero essere utilizzati per identificarti o localizzarti offline. Alcune piattaforme di social media taggano automaticamente i tuoi post con la tua posizione: rivedi queste impostazioni e disattiva questa funzione se non ne hai bisogno.

Controlla l’eventuale compromissione delle tue credenziali

È comune che i criminali informatici sfruttino le violazioni dei dati per cercare dettagli di accesso nel dark web e per violare gli account. Ed è quindi essenziale adottare una strategia difensiva proattiva per prevenire danni legati a un account online compromesso. Cha consiglia di utilizzare servizi di monitoraggio dell’identità per verificare se il tuo indirizzo email è stato coinvolto in attività di violazioni dei dati, esponendo potenzialmente i dettagli di accesso. “Il mio preferito è Have I Been Pwned, che mantiene un vasto database di violazioni passate dei dati e ti permette di inserire il tuo indirizzo email per verificare se è stato compromesso in una di queste violazioni”, afferma.

Se scopri che le tue informazioni sono state coinvolte in una violazione dei dati:

  • Cambia immediatamente le password, soprattutto per gli account che utilizzano la stessa email o password esposte nella violazione.
  • Avvisa le istituzioni finanziarie se sono a rischio informazioni finanziarie.
  • Valuta l’utilizzo di servizi di monitoraggio del credito per individuare transazioni non autorizzate o account aperti a tuo nome.
  • Rimani vigile in caso di tentativi di phishing che potrebbero utilizzare le informazioni compromesse per indurti a fornire ulteriori dati.

Come supportare le vittime di cyberstalking e molestie digitali 

Conoscere qualcuno intrappolato nell’ombra del cyberstalking o delle molestie digitali online può farti sentire impotente, ma il tuo supporto può essere un faro di speranza. Se conosci qualcuno che è stato vittima di stalking o molestie online o di persona, ecco come puoi aiutarlo a riconquistare un senso di sicurezza e pace:

  • Sii il loro spazio sicuro: inizia ascoltando. Apri una conversazione in cui si sentano visti e ascoltati, senza giudizio. L’essere ascoltati può essere incredibilmente efficace. Cerca di far capire che non è colpa loro, che non sono soli e che i loro sentimenti sono del tutto comprensibili.
  • Tieniti informato: capire le complessità del cyberstalking e delle molestie digitali ti permette di offrire più di un supporto emotivo, diventi anche un importante consulente. Familiarizza con i segnali, l’impatto psicologico e i passi da compiere per proteggersi.
  • Indirizzali verso un aiuto professionale: incoraggiali a cercare aiuto da professionisti, che si tratti di consulenza legale, psicologica o esperti di sicurezza informatica. Affrontare le conseguenze delle molestie digitali può essere molto difficile. L’orientamento professionale può fornire chiarezza, direzione e un senso di controllo.
  • Risorse e supporto: fai un elenco di organizzazioni, linee telefoniche e risorse online dedicate al supporto delle vittime di stalking. Identità come la National Cyber Security Alliance (NCSA) e The Cyber Helpline offrono una vasta gamma di informazioni e assistenza per chi ne è vittima. 
  • Fatti promotore della loro sicurezza: offri il tuo aiuto per implementare misure di sicurezza, come il potenziamento delle impostazioni di privacy sui social media o l’installazione di software di sicurezza. Essere proattivi sulla sicurezza può fare la differenza. “Si tratta di creare una fortezza intorno alla loro vita digitale”, dice Cha. “Semplici accortezze come cambiare le password, abilitare l’autenticazione a due fattori (2FA) e informarli sull’importanza della privacy online contribuiscono significativamente alla loro sicurezza complessiva”.
  • Sii presente: infine, continua a essere disponibile. Il tuo continuo supporto e rassicurazione possono essere davvero efficaci nel loro percorso di recupero. 

Un appello a protezioni più forti

**Allarme Spoiler su Can I Tell You A Secret se leggi qui sotto**

Matthew Hardy, figura centrale in Can I Tell You A Secret?, è stato condannato a una storica pena detentiva di otto anni per la sua invasiva campagna di cyberstalking. Questa decisione giuridica senza precedenti sottolinea la gravità dell’exploit di Hardy delle piattaforme digitali per prevaricare su persone come Hallam, Hambly, Furness e molte altre. La sua condanna segna una svolta critica nel contrastare il cyberstalking e le molestie digitali, mettendo in evidenza la necessità di un’infrastruttura digitale rinforzata e la pressante necessità di riforme legislative.

Ma questo è solo un punto di partenza. Le leggi attuali sono in ritardo rispetto alla rapida evoluzione delle capacità digitali, lasciando vulnerabilità enormi che i molestatori come Hardy sfruttano. C’è bisogno di leggi più adatte alle complessità del nostro mondo online: normative che possano scoraggiare efficacemente i potenziali stalker, fornire ricorsi chiari per le vittime e delineare penalità specifiche ed esecutive per gli autori.

Inoltre, non si può sottovalutare il ruolo delle forze dell’ordine e dei sistemi giudiziari nell’applicare queste leggi. È essenziale che queste entità siano dotate di conoscenze, strumenti e risorse per affrontare direttamente il cyberstalking. Ciò include programmi di formazione aggiornati sulle ultime tendenze digitali e sulle tecniche forensi cyber, garantendo una risposta efficace alle segnalazioni di abusi digitali.

Tuttavia, finché non avviene questo cambiamento, la consapevolezza conta molto. Programmi come Can I Tell You A Secret? non solo rivelano verità oscure ma sottolineano anche il potere della conoscenza. Diffondendo la consapevolezza, affrontiamo direttamente la domanda posta dal documentario con un deciso “No”.

Informazioni sull’esperta

Cherlynn Cha è una veterana nella cybersicurezza con oltre un decennio di esperienza nel campo. Attualmente dirige il Centro Operativo di Sicurezza di ExpressVPN, dove guida una squadra dedicata alla protezione delle informazioni personali e aziendali da minacce digitali. Cha è una fervente sostenitrice della privacy digitale e della sicurezza online, e il suo lavoro si concentra sull’educazione e sulla sensibilizzazione per proteggere individui e organizzazioni dalle crescenti cyberminacce.

Fai il primo passo per proteggerti online

RIMBORSO GARANTITO ENTRO 30 GIORNI

La tua privacy è importante. Prova ExpressVPN
Scopri che cos'è una VPN
Stefania scrive di tecnologia, sicurezza informatica e nel tempo libero parla di libri, Lego e biciclette.